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UNA STORIA CINOFILA…. AI GIORNI NOSTRI EH.

Salve a tutti, vorrei raccontarvi una storia controversa, fatta di intrighi di potere, sotterfugi e meschinità, una storia all’italiana dove chi è messo nel posto giusto può dettare le regole anche senza averne le competenze, dove chi “viene” messo a responsabilità di qualcosa spesso si arroga il diritto di fare solo il suo interesse personale e non quello della collettività, non me ne vogliate se mi dilungherò molto ma per comprendere a fondo c’è bisogno del maggior numero di dettagli così da non fraintendere.

 

La nostra è un’associazione canina che è stata regolarmente registrata presso lo stato italiano secondo le leggi in materia, il nostro scopo statutario prevede la tutela genetica delle razze canine, ma non parleremo di noi per auto-referenziarci,


la storia è un’altra e parla di chi condivide una passione per i cani innata, da moltissimi anni, di chi si è fatto strada nella cinofilia ufficiale e non ha mai visto vincoli e limiti nella sua mente in ambito burocratico, una persona con un grande cuore che ha fatto della cinofilia la sua ragione di vita, questa persona è il signor Valente Fernando, attualmente un Toelettatore professionista, allevatore di Levrieri Afghani con affisso ENCI, Cinofilo Esperto con anni di esperienza come giudice nei più svariati dog Show locali di diverse città in Italia, e da pochi anni dopo aver continuato i suoi studi ed aver superato egregiamente esami di ammissione al giudizio è divenuto Esperto Giudice Federato della federazione World Dog Federation, un ente mondiale per chi non la conoscesse che opera riconosciuta in oltre 40 paesi nel mondo.


La storia comincia all’inizio del 2023, beh realmente inizia molto prima ma ci arriveremo, infatti il 23 gennaio dell’anno 2023 viene pubblicata una locandina da parte dell’associazione canina ICBD che annuncia un’esposizione canina riconosciuta dal WDF che si terrà il 2 aprile 2023 a Roccavignale in Liguria, dove c’è scritto che i giudici convocati a prestare valutazione nel ring erano tre, fra cui proprio il signor Valente, ma da non trascurare il fatto che vi erano altri due esperti giudici che sottolineerei “soci ENCI” forse questo voi direte cosa c’entra? Benissimo lo capirete più avanti nel testo, vorrei aggiungere che l’evento in qualità di segreteria organizzatrice era svolto dalla signora Betty Capriglione nota allevatrice di Levrieri Afgani, persona di grande esperienza tecnica e competenza professionale nell’organizzazione di eventi cinofili.

Passano i giorni, da questo momento per diritto di cronologia la storia seguirà passaggi che si sono poi rivelati solo in secondo momento, ma dalle documentazioni si evince chiaramente data e luogo e quindi li inserirò come se steste leggendo un libro scritto da una terza persona.

Giorno 01 febbraio 2023 in un paesino Genovese dell’Italia del nord, una certa signora Agnese Della Rocca, presidente dell’associazione italiana amatori levrieri afghani

Esperto Giudice dell’ENCI, e se non erro anche veterinaria, avendo visto libretti sanitari riportanti vaccinazioni effettuate da lei, decide di inviare una segnalazione all’ENCI via email, denunciando il fatto che il signor Fernando Valente stia violando regole e normative ENCI, anzi esattamente cita cosi:

“Buongiorno, A nome del consiglio direttivo Aiala vi segnalo che il sig. Fernando Valente, titolare di affisso Enci Paso Adelante, per la razza da noi tutelata, presta servizio presso l’associazione Icbd come “esperto giudice” (vedi allegata locandina), associazione che si trova spesso a sostenere istanze contro Enci e millanta un patrocinio sulle razze canine riconosciute, evidentemente illegittimo. Spero di aver fatto cosa utile, resto a completa disposizione Agnese Della Rocca”

 Nella stessa email inviata a nome del consiglio direttivo, cosa ancora non a me chiara, la signora Agnese Della Rocca parla dell’ICBD come del demonio, parla di istanze sostenute dall’associazione ICBD contro ENCI, ci piacerebbe vederne almeno una di queste istanze, poi ci piacerebbe davvero comprendere a fondo quando parla di patrocinio sulle razze canine a cosa si riferisce? E soprattutto, qui mi sono quasi innamorato della parola stessa, quando dice EVIDENTEMENTE ILLEGITTIMO, giudica “illegittima” l’attività svolta dall’associazione ICBD ma di questo ne parleremo poi nelle dovute sedi, e non parlo di commissioni di Disciplina interne alle associazioni, mi trovo più a mio agio in aule di tribunali per risolvere certi disguidi tecnici di pronuncia.

P.S. confermo che è stata fatta cosa utile, ma non nei confronti dell’ENCI.

Ovviamente da tutto questo si attiva in tempi record la grande macchina della Legge di ENCI attraverso il Consiglio Disciplinare che subito si attiva per indagare sulla veridicità delle accuse, effettuando controlli sulla posizione del signor Fernando Valente ed i ruoli ricoperti in ENCI che violano i principi fondamentali delle norme di diritto e principi etici, quindi è così che 22 giorni dopo, ottenute prove schiaccianti sulla veridicità delle accuse, si procede a redigere un verbale d’assemblea del Consiglio Direttivo ENCI con Delibera della Commissione Disciplinare 1° Istanza, nel quale si contesta al signor Fernando Valente, in qualità e veste di Esperto Giudice ENCI di aver accettato l’invito a giudicare presso altre associazioni senza averne richiesto delibera.

Se non fosse per un piccolissimo dettaglio quasi insignificante ma ovviamente lo inserisco semplicemente per completezza di informazioni.

(il signor Fernando Valente NON è un GIUDICE ENCI, neppure ne ha mai fatto richiesta) ovviamente tutto questo avveniva in forma preventiva credo o meglio ancora futuristica, in quanto si basava tutta l’accusa sul fatto che l’associazione aveva pubblicato un nome su di una locandina, quindi ammesso e non concesso che ci sia una violazione, la stessa dovrebbe prima avvenire e poi essere perseguita, lo dico per il semplice fatto che se, per un motivo o per un altro, il signor Fernando Valente non si fosse presentato all’evento, si sarebbe agito in forma accusatoria senza che il fatto sia mai successo, o meglio ancora, siamo nel regno delle supposizioni, e se il signor Fernando Valente non era a conoscenza della pubblicazione della locandina? Oppure trattasi di omonimo? Sono talmente troppe le ipotesi che passeremo avanti, ma ricordiamo che si è deciso di procedere contro una persona senza essere sicuri che il fatto sia realmente accaduto, senza certezza di aver verificato il ruolo del signor Fernando Valente, applicando normative erronee a titoli e posizioni inesistenti, 40 giorni prima del fatto stesso, qui si può parlare di presunzione di reato? Qui si può parlare di chiaroveggenza di reato? Non lo so!! Ma sta di fatto che il giorno 3 marzo 2023 vi è l’Invio da parte dell’ENCI di una raccomandata al signor Fernando Valente, invio fatto ad un indirizzo che dal 1998 non viene utilizzato dall’ENCI per corrispondenza col signor Valente, adesso non vogliamo essere presuntuosi anche noi e iniziare a pensare che si sia scelto un indirizzo obsoleto per evitare che ci fosse la possibilità di rientrare nelle tempistiche idonee per potersi difende da accuse infondate! Ma noi non le pensiamo certe cose assolutamente, e confidiamo nella buona fede e quindi ci sarà semplicemente stato un errore.

Strano è che il 30 marzo 2023 c’è invio di provvedimento disciplinare 29/23 contro Fernando Valente, 3 giorni prima dell’evento, quindi si sarebbe potuto evitare la dissacrazione, poi il 19 aprile 2023 la ritrasmissione del provvedimento disciplinare, non ritirato per indirizzo errato, ritrasmissione provvedimento disciplinare all'indirizzo di un negozio non più in uso dal 2022, ma allora!!! Il 6 luglio 2023 comunicazione pubblica su “I NOSTRI CANI, rivista associativa dell’ENCI.

Infatti, il 9 ottobre dell’anno del Signore 2023 arriva finalmente all’indirizzo corretto una lettera dall’ENCI, ma non è quella, è la comunicazione di fine istruttoria, quindi si procede a richiedere gli atti ed è così che solo nove mesi dopo il signor Fernando Valente viene a sapere di tutta questa storia che si è mossa all’italiana maniera, di fatto che questa lettera ha fatto avanti e indietro fino al momento in cui l’ENCI si è resa conto che dal 1998 inviava la posta al signor Fernando Valente presso il suo negozio di toelettatura attuale, e decide di inviarla lì, quindi finalmente ottenuta la raccomandata il Signor Fernando Valente può rendersi conto di ciò che era successo a sua insaputa, una macchina enorme si era mossa contro di lui si erano attivate persone, studi, Enti, professionisti tutti dietro una segnalazione fatta da una persona che non riesco a capire perché non ha alzato il telefono ed ha chiesto semplicemente “Perché?” avrebbe ottenuto mille risposte alle sue cento domande, ma soprattutto non avrei dovuto scrivere questa raccapricciante storia che non è finita qui…

Si ricevono gli atti e dopo attenta riflessione non tanto su cosa scrivere credo, ma sul fatto stesso se vale la pena rispondergli o no? Ma la scelta di una persona che nella sua vita ha sempre avuto onestà intellettuale ed etica ricade sul dare spiegazioni là dove non ce ne vorrebbero, ed il giorno 11 novembre 2023 parte una raccomandata datata 3 novembre 2023, ma evidentemente in ritardo per meritare una risposta che ancora oggi non è arrivata…

A conclusione vorrei chiedere ai diretti interessati qualcosa:


Chiedo alla signora Agnese Della Rocca, perché visto che si trattava di allevatore e persona stimata nel campo della razza sopratutto e che lei conosce perfettamente del quale ha numero di telefono non si è degnata di prendere contatto col diretto interessato? Qual era il reale fine che intendeva raggiungere? In che modo in una esposizione canina fuori dal riconoscimento dell’ENCI si può distruggere la selezione dell’allevamento italiano della razza Levriero Afgano? Cosa c’è dietro che non sappiamo di lei?


Chiedo all’ENCI perché si è mosso tutto cosi frettolosamente senza fare realmente un semplice controllo che vi sarebbe bastato per fermare tutto, la verifica che il signor Valente non ha con voi alcun tipo di vincolo che lo obblighi a sottostare a regole di Giudici ENCI, non essendo lui appunto Giudice ENCI, perché si è arrivati qui? Chi ha firmato tutto? Il presidente Dino Muto è a conoscenza di quanto successo? E soprattutto vi è arrivata la lettera del signor Valente? Non credete che meriti le scuse dell’associazione e della signora Agnese Della Rocca?


Lasciare la libertà di associazionismo alle persone è un diritto costituzionale, questi giochetti già in passato vi sono costati cari, faccio una citazione che mi pare giusta in questa occasione e la rivolgo a tutti senza puntare il dito semplicemente cito:

 

 Non cercate di distruggere la vita degli altri con le bugie… perché la vostra potrebbe essere distrutta dalla verità…

 

Ovviamente di tutto quanto raccontato vi sono le documentazioni conservate agli atti, con affetto Esperto Giudice Federato e Presidente World Dog Federation Ciro Boiano.







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