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SISTEMA IMMUNITARIO GENETICA NELLA SELEZIONE

Uno dei grandi problemi che affligge la selezione del cane di razza, è la perdita della rusticità che si traduce in una minore longevità, questa si rende sempre più evidente oggi, con una maggiore predisposizione a patologie di vario genere, e a forme allergiche evidenziando una minore efficacia del sistema immunitario attraverso la selezione, condizione alla quale non è stato dato un peso adeguato in relazione alla sostenibilità dell’allevamento stesso.

Il sistema immunitario è regolato dal "Complesso Maggiore di Istocompatibilità" (MHC). Questo gruppo di geni è chiamato "Complesso", perché sono tutti posizionati strettamente assieme su un cromosoma. Questa disposizione garantisce virtualmente che i geni saranno ereditati come una singola unità denominata "aplotipo". L'aplotipo sarà trasmesso alla progenie senza il consueto rimescolamento che si verifica quando i geni sono distribuiti negli spermatozoi e negli ovuli.

Ogni individuo possiede due aplotipi MHC, ciascuno ereditato da un genitore. Questi aplotipi consentono al sistema immunitario di reagire per combattere virus e batteri ed essi sono presenti in tutti i mammiferi.

In ogni specie selvatica e negli esseri umani, ci sono tante varianti all'interno di questi aplotipi, così che la maggior parte degli individui possiede combinazioni uniche. I geni MHC hanno un alto tasso di mutazione e questo avviene per una buona ragione: perché la loro diversità è molto importante per la sopravvivenza della specie.

 Nella maggior parte dei casi l'aplotipo di un cane sarà diverso da quello di un altro, aumentando così la probabilità di avere nell'arsenale immunitario qualcosa che funzioni contro qualunque cattivo virus che possa incontrare. Ogni individuo avrà solo due aplotipi, ma la popolazione complessiva di una specie é molto numerosa, così, quando compare una nuova malattia la specie sopravviverà, anche se alcuni individui soccomberanno, perché ci saranno sempre degli individui che avranno la giusta combinazione di alleli MHC in grado di combattere l'attacco. I sopravvissuti alle epidemie, cioè, hanno la "giusta" combinazione di alleli MHC per vincere quella particolare malattia infettiva.

Lo stesso flagello può ripetersi di nuovo ed ancora di nuovo, ma col passare del tempo diventa sempre meno virulento, perché gli individui con MHC inadeguati saranno già morti e quindi saranno stati rimossi dalla popolazione esistente. L'alto tasso di mutazione di MHC garantisce che ci saranno sempre armi in abbondanza contro ogni nuova pestilenza che si possa verificare.

Cerchiamo di spiegare tutto questo in maniera meno complicata:

Supponiamo che ciascun genitore abbia due borse da medico piene degli strumenti che potrebbe avere ipoteticamente un medico per combattere le infezioni:

Quando un cucciolo nasce eredita una di queste due borse da medico, da ciascun genitore.

OK, ora apriamo le nostre borse da medico..

Nelle due borse si potrebbe trovare qualcosa per aiutare l'organismo a combattere (supponiamo) 6 infezioni virali, 7 infezioni batteriche e un antistaminico per aiutarlo a combattere le allergie. Ma se le due borse mediche sono praticamente identiche, il nuovo cucciolo avrà meno farmaci tra cui scegliere, per cui, se si ammala, ci saranno meno possibilità di trovare una cura nelle sue borse mediche.

Per garantire la variabilità del Complesso Maggiore di Istocompatibilità all'interno di una specie, bisognerà evitare, o limitare in misura significativa, l‘inbreeding in tutte le specie che si riproducono naturalmente e questo comprende anche le linee di allevamento dei nostri collie.


“Studi condotti fino ad oggi hanno dimostrato che le femmine mostrano una preferenza per i compagni con MHC diversi, assicurando così che la prole generata da questi maschi abbia un sistema immunitario flessibile. Anche se fino ad oggi non sono stati condotti studi sui cani, ci sono molte informazioni riguardo femmine che si rifiutano di accoppiarsi con cani strettamente imparentati. In un individuo ottenuto mediante accoppiamento tra consanguinei, infatti, la possibilità che entrambi i genitori abbiano trasmesso all’interno degli MHC geni identici aumenta. Questa situazione riduce la capacità dell'organismo di produrre una risposta immunitaria efficace. Questi cani sono più soggetti ad infezioni ed hanno maggiori probabilità di soffrire di malattie autoimmuni o di allergie.”


Tornando alle nostre borse da medico, più il pedigree dei nostri cuccioli mostra una parentela stretta e minore è la possibilità di trovare scelte diverse nelle loro borse mediche. Nel complesso la popolazione canina probabilmente contiene tutte le varianti degli MHC, come sempre è stato, ma quando si comincia confinando la specie dentro razze specifiche, e poi si incrocia e si accoppia in consanguineità all'interno di queste razze, gli alleli MHC disponibili risulteranno piuttosto limitati.

Senza la diversità all'interno degli MHC, il cane sarà molto più vulnerabile alle malattie. Se la malattia è abbastanza grave, il cane può morire. Se ci sono solo pochi aplotipi MHC disponibili, in una razza o in una specie, il rischio che un’intera popolazione venga spazzata via da una malattia virulenta risulta molto elevato.

L'uso continuato di stalloni molto apprezzati su diverse generazioni può distruggere la diversità del Complesso Maggiore di Istocompatibilità. Poiché ogni individuo può avere solo due aplotipi MHC, se una parte significativa di una razza discende da un numero relativamente piccolo di cani, la popolazione potrebbe non essere in grado di rispondere efficacemente alla prossima epidemia che si presenterà.

La consanguineità è stata la regola della selezione nei cani domestici per più di un secolo. Come sappiamo la tecnica viene utilizzata in modo abbastanza efficace per "fissare" i caratteri considerati desiderabili. La pratica dell’inbreeding per migliorare i caratteri di razza ha inavvertitamente portato ad una riduzione della diversità del MHC dentro razze specifiche.

Purtroppo la maggior parte degli allevatori non si rendono conto che anche un linebreeding continuato non é altro che una forma di inbreeding!


“L’uso di stalloni molto popolari è particolarmente pericoloso perché ogni stallone può avere solo due aplotipi MHC, abbastanza vicini rispetto alle centinaia che esistono nel genoma canino. Di conseguenza, quando una parte significativa di una razza discende da un unico individuo, la resistenza alle infezioni di quei cani o la predisposizione a malattie autoimmuni possono essere gravemente compromesse.”


Nessun cane affetto da malattie croniche autoimmuni o allergie gravi dovrebbe essere riprodotto. Le malattie autoimmuni includono anche una dermatite nasale chiamata "Collie nose", che è una dermatite autoimmune del viso. Un altro problema sempre più diffuso creato da un sistema immunitario difettoso è chiamato Demodex.

Questo articolo è solo una piccola parte di un seminario tenuto da Angela Harvey, per l’East Anglian Collie Association. Essendo stata incaricata di adattare una parte del seminario per la sua pubblicazione sul giornale The Round-Up (rivista edita dalla West of England Collie Society) il tema degli aplotipi MHC, argomento relativamente nuovo, ma di grande importanza per l’allevatore moderno.

Il seminario continua illustrando la quantità di inbreeding che si trova oggi all'interno della razza, e penso che l'evidenza di questo dovrebbe mettere in allarme la maggior parte di noi!


Fonte: (Angela Harvey - Allevamento Wicani, Giudice KC - GRAN BRETAGNA)

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