Finalmente possiamo festeggiare tutti insieme
la legge è stata fatta valere su tutto e non ci saranno più distinzioni di associazioni ufficiali e non, sarà il lavoro a far valere i migliori, cosi si potra risanare finalmente la cinologia malata che per anni ha sofferto per il sistema lobbistico e corrotto del monopolio di settore... ringraziamo tutti quelli che in questi anni hanno creduto nel nostro lavoro e si sono affidati a noi...
le fonti della notizia arrivano direttamente dalla Spagna dove si è tenuta la causa più lunga della storia sul monopolio della cinofilia.
IL MONOPOLI È STATO ROTTO E DIVERSE SENTENZE CONTRO LA FCI E LE SUE ORGANIZZAZIONI FANNO CHIARO CHE ESERCANO POSIZIONI DOMINICANDO LA CINOFILIA MONDIALE.
Ripercussione sulla stampa nazionale sulla sentenza della commissione nazionale della concorrenza, in questo post avete tutti i link.
Dalla consegna della decisione ciò che ci mette è obbligato a rispettare e il non farlo porta multe. ( 12000 euro al giorno).
ma la battaglia continua per veder riconoscere anche altri diritti per i cinofili legati al settore alternativo alla FCI.
La CNMC ha sanzionato la Royal Canine Society of Spain (RSCE) con 142.996 euro per un abuso di posizione dominante vietato dall'articolo 2 della legge per la difesa della concorrenza e dall'articolo 102 del trattato sul funzionamento dell'Unione europea. (S/0044/19 REALE SOCIETÀ CANINA DI SPAGNA).
Inizio delle indagini
Nell'ottobre 2020, la CNMC ha avviato un'indagine sulle azioni della RSCE per possibili pratiche anticoncorrenziali dopo aver ricevuto una denuncia da parte di associazioni parallere non appartenenti al circuito FCI.
Certificati nazionali e internazionali
In Europa, per essere considerato purosangue, un cane deve avere un certificato genealogico. Questo certificato può essere rilasciato da qualsiasi associazione canina ufficialmente riconosciuta, previa iscrizione dell'animale nel proprio registro genealogico, dal momento che il mercato della certificazione del cane di razza è stato liberalizzato.
Limiti ai giudici
Sia i membri della FCI che della RSCE consentono ai giudici di partecipare a concorsi ed esposizioni che consentono ai cani di accedere a categorie che danno loro maggiore valore. I risultati di queste attività possono aumentare il valore dei cani quando ottengono premi registrati nel loro record. Questo, a sua volta, si riflette nei prezzi di acquisto dei cani di razza in Spagna e all'estero.
Le limitazioni imposte dalla RSCE ai suoi giudici per la partecipazione a mostre di associazioni concorrenti hanno un potenziale impatto sul loro ingresso nel mercato, che è stato considerato parte dell'abuso.
condotta sanzionata
La CNMC ha accreditato che la RSCE ha violato il regolamento di concorrenza per i seguenti comportamenti:
- Imponere ai proprietari di cani di razza iscritti ad altre associazioni, al fine di ottenere un certificato di esportazione dalla RSCE, la loro cancellazione dagli albi delle altre associazioni concorrenti e l'iscrizione all'albo RSCE, con il pagamento delle relative quote.
- Discriminazione tariffaria e cancellazione della storia e delle onorificenze dei cani iscritti al suo registro che provenivano da altre associazioni, rispetto a quelli originariamente iscritti al registro RSCE. I dati dei loro antenati nel libro RSCE vengono eliminati per i cani che vengono modificati dal registro, il che genera un impatto significativo sulla loro valutazione. Inoltre, per l'iscrizione dei cani vengono applicati prezzi diversi, a seconda che siano iscritti per la prima volta o provengano da albi di altre associazioni cinofile concorrenti, senza che vi sia alcuna giustificazione.
- Discriminazione consistente nella persecuzione, divieto e sanzione di giudici cinofili formati e autorizzati dalla RSCE (e altri giudici formati e autorizzati da altre associazioni cinofile straniere che aderiscono alla FCI) quando hanno tentato di arbitrare o hanno arbitrato in eventi organizzati da altre organizzazioni canine nazionali concorrenti.
- La creazione e l'utilizzo di una struttura organizzativa di partner collaboratori, società collaboratrici e società amichevoli, attraverso la sottoscrizione di accordi di esclusiva e di non concorrenza per rafforzare la propria posizione dominante nei mercati delle certificazioni genealogiche nazionali e internazionali rispetto ad altre associazioni canine nazionali concorrenti.
Danno alle associazioni rivali
Questi comportamenti hanno rallentato l'espansione delle organizzazioni cinofile nazionali con i propri libri di cani di razza e hanno ridotto il loro reddito, riducendo la richiesta di certificati di razza richiesta dalle associazioni concorrenti e aumentando il reddito della RSCE.
Inoltre, la RSCE ha ostacolato lo sviluppo di mostre canine, concorsi ed eventi organizzati da associazioni canine concorrenti e ha ridotto il numero di giudici cinofili disponibili sul mercato.
Per quanto sopra, la CNMC ha deciso di infliggere alla RSCE una sanzione di 142.996 euro per la commissione di un'unica e continuativa gravissima violazione dell'articolo 62.4. b) della Legge 15/2007, del 3 luglio, sulla tutela della concorrenza.
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