ANIMALI DI RAZZA: COSA DICE LA LEGGE
Il Canada vieterà la vendita di animali di razza nei negozi. Per effetto di una nuova una legge, dal 1° Luglio 2019 i negozi di animali potranno vendere solo cani, gatti e altri animali da compagnia provenienti da rifugi.
La nuova normativa ha trovato un consenso non uniforme, ma si preannuncia rivoluzionaria, seppure il Canada non stia facendo da ‘apripista’ in tal senso.
Infatti negli Stati Uniti, già 230 città hanno leggi simili; la prima è stata emanata in California. La città di Boston ha vietato, con un’ordinanza comunale, la vendita di animali di razza (cani, gatti e conigli) nei negozi e negli allevamenti professionali, dal 2 marzo 2016.Il divieto si estende alle aree aperte, come parcheggi e mercati.
La finalità è duplice: da un lato si vorrebbe evitare l’aumento di negozi che vendono animali da compagnia appositamente allevati per scopi commerciali, con l’obiettivo finale di ridurre in proporzione il numero di allevamenti che “producono cuccioli” come se fossero allevamenti intensivi.
In questi casi, infatti, non è garantita la cura per la selezione genetica e, quindi, per la salute e il benessere degli animali e ciò può comportare costi e rischi per i futuri proprietari, a causa dei problemi che potrebbero derivare dall'insorgenza di malattie o disturbi comportamentali.
Dall'altro si vorrebbero incentivare i commercianti a collaborare con rifugi e canili, favorendo l’affidamento degli animali in essi ospitati.
In Europa, il Regno Unito si sta muovendo in tal senso, con una proposta di legge.
E L’ITALIA?
In Italia è legale vendere animali di razza, nessuna legge lo vieta. Sono ugualmente legali sia gli allevamenti professionali sia quelli amatoriali.
Tuttavia, il decreto legislativo n. 529/92 stabilisce che non è consentita, in nessun caso, la commercializzazione di animali senza pedigree come “animali di razza”. In sostanza, non è illegale vendere un cane o un gatto senza pedigree, ma lo è venderli come animali “di razza”.
Per chi si rende responsabile di questo illecito sono previste sanzioni, che però, finora, difficilmente sono state applicate.
Un’altra forma di vendita illegale è rappresentata dal traffico illecito di animali da compagnia (leggi anche Vendite illegali di animali online: è boom internazionale!), che la legge considera un vero e proprio reato (Legge n. 201/2010, art. 4).
È il caso degli animali provenienti da Paesi esteri e introdotti in Italia privi di sistemi per l’identificazione individuale (microchip) e delle necessarie certificazioni sanitarie e non muniti, ove richiesto, di passaporto individuale.
Anche in questo caso, per chi compie il reato allo scopo di ricavarne un ingiusto profitto, sono previste sanzioni, che comprendono la reclusione fino a un anno.
In un caso e nell'altro, il problema rischia di non trovare soluzione finché non sarà applicata la legge e finché ci sarà un mercato per questi animali.
Chi vende animali da compagnia dovrebbe svolgere questo lavoro in maniera seria e rispettando la legge. Ma anche chi compra dovrebbe assumere prima tutte le necessarie informazioni per non rischiare di alimentare un mercato illegale, ma soprattutto per avere la sicurezza di poter convivere con un animale sano ed equilibrato.
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