Pura Razza Deformata
Secondo la Federazione internazionale delle associazioni di allevatori canini (FCI), l’obiettivo dell’allevamento canino è produrre cani in salute con struttura e mentalità tipica della razza, cani che possano vivere una vita lunga e felice per il benessere e il piacere del proprietario e della società e del cane stesso (1).
L’allevamento sottostà a un regolamento in cui si legge:
“i cani in perfetta salute, in termini di ereditarietà, sono quelli che trasmettono le caratteristiche dello standard di una razza, il suo tipo ed il suo temperamento e non presentano alcun difetto ereditario sostanziale che potrebbe minacciare l’aspetto funzionale della loro progenie. I cani che presentano dei difetti eliminatori, come un temperamento malsano, una sordità od una cecità congenita, labbro leporino, palato spaccato, delle malformazioni notorie della mascella o dei difetti dentali pronunciati, un’atrofia progressiva della retina, i cani che soffrono di epilessia, i cani criptorchidi, monorchidi, albini, affetti da displasia severa accertata dell’anca oppure dei cani che presentano dei colori di pelo non desiderati non possono essere utilizzati per l’allevamento” (2).
Perché proprietario e società dovrebbero beneficiare della salute del cane prima del cane stesso? Chi decide quando un difetto ereditario è “sostanziale” e quando un cane è, in realtà, escluso dalla riproduzione?
Una strada per tentare di rispondere a queste domande la troviamo grazie alla visione deldocumentario della BBC “Pedigree Dog Exposed”, che fa un’attenta analisi delle conseguenze della selezione canina negli ultimi due secoli:
“inizialmente e fino all’ottocento, i cani venivano allevati per funzioni pratiche, come la caccia, la guardia o qualsiasi altro lavoro che un cane potesse eseguire e, per poter svolgere questi compiti, era d’obbligo un’eccellente salute ed una perfetta funzionalità organica e meccanica. Dal 1800 in poi il sodalizio uomo – cane, che durava da migliaia di anni, si trasforma. Il cane diventa animale da compagnia, un status symbol, un vezzo, un ornamento da sfilata e, di conseguenza, l’uomo inizia a manipolarne la genetica, attraverso la selezione, mirando alla sola espressione di nuovi caratteri estetici, a scapito di quelli funzionali. Il premio per i vanitosi allevatori sarà la possibilità di uscire vincitori da rassegne canine, anch’esse nate nell’800, che renderanno il soggetto vincitore famoso, di pregio, richiesto riproduttore e nuovo oggetto di desiderio per la nuova borghesia vittoriana”.
(1) FCI – INTERNATIONAL BREEDING STRATEGIES
(2) ENCI – REGOLAMENTO INTERNAZIONALE DI ALLEVAMENTO
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